Petizione per una Commissione Internazionale di Indagine su Ariel Sharon per Crimini contro l'Umanità

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A:  Mary Robinson, Alto Commissario ONU per i Diritti Umani

“La storia insegna che fintanto che il dovere di fare giustizia non sia stato assolto, lo spettro della guerra può riemergere", Jean Claude Jorda.

NOI, sottoscritti, in quanto abitanti di questo pianeta, ci rivolgiamo con urgenza a Mary Robinson affinché istituisca una commissione per investigare sul coinvolgimento di Ariel Sharon in crimini di guerra contro l'umanità secondo i principi della Dichiarazioni Universale dei Diritti Umani e le risoluzioni numero 260, 2391, 3074 dell'Assemblea Generale ONU e la risoluzione numero 1296 del Consiglio di Sicurezza ONU, in nome delle vittime del massacro che ebbe luogo nel 1982 nei campi profughi di Sabra e Shatila in Libano. Le risoluzioni ONU hanno chiarito che coloro che si rendano responsabili di genocidio, crimini contro l'uminatà e crimini di guerra devono essere processati e condannati. Si chiarisce anche che la protezione totale dei civili in un paese occupato risiede nelle mani dell'esercito occupante.

Nel 1982 l'esercito israeliano era forza d'occupazione a Beirut (Libano); secondo il diritto internazionale essi avevano la responsabilità di proteggere tutti i civili sotto il loro controllo. A quel tempo l'esercito israeliano era interamente sotto il controllo del Ministro della Difesa israeliano, e Ariel Sharon ne rivestiva la carica. Egli visitò Beirut e promise il supporto totale a favore della Milizia Cristiana, allora alleato israeliano. Ariel Sharon stesso diede luce verde alla Milizia Cristiana del Libano per entrare nel campo profughi di Sabra e Shatila nella parte occidentale di Beirut, ciò che risultò nel massacro, nella tortura e nello stupro di centinaia di civili disarmati, principalmente donne e bambini. L'esercito israeliano non sono controllava i campi e non fece nulla per arrestare il massacro, ma, come dato di fatto, aprirono la strada alla Milizia per l'accesso al campo. Ricevettero ordini diretti e chiari dal Ministro della Difesa di non interferire e lasciar mano libera e fornire aiuto alla Milizia Cristiana libanese.

"I leader politici e militari avevano il chiaro obbligo di prendere ogni ragionevole misura per proteggere i civili nell'impartire ordini. In una situazione in cui le vite dei civili erano chiaramente in pericolo, la persona che dava ordini era ancor più responsabile di coloro che li eseguivano", secondo il Giudice Richard Goldstone.

Quando le notizie del massacro nei campi profughi di Sabra e Shatila si diffusero, l'opinione pubblica israeliana fu scandalizzata e scese nelle strade per dimostrare e domandare le dimissioni di Ariel Sharon ed un'inchiesta. La Knesset israeliana prese l'iniziativa e istituì una commissione di indagine parlamentare su Ariel Sharon ed il suo coinvolgimento in questo atto di atrocità disumana. Come risultato, Ariel Sharon fu trovato responsabile delle azioni della Milizia Cristiana libanese e di conseguenza costretto a dare le dimissioni dal suo incarico come Ministro della Difesa. Ma naturalmente, poiché egli è israeliano e questi crimini non furono commessi contro cittadini di Israele, non fu mai accusato né fece comparizione in alcun tribunale israeliano.

Ora è giunto il momento, tutte le prove e i documenti sono raccolti e pronti per l'istituzione di una commissione di indagine allo scopo di portare i responsabili davanti alla giustizia al di là del loro status sociale o politico.

Possa prevalere la giustizia e curare le ferite dei sopravvissuti.

Distinti Saluti,

I firmatari
 

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Petizione Originale: A Petition for International Investigation Committee on Ariel Sharon’s crimes against humanity


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Ultimo aggiornamento:

 29 gennaio 2007