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Cos'è quest'oggetto?

(non è un concorso a premi!)

Un paio d'anni fa nelle campagne, nel corso di uno spietramento, è stata ritrovata la pietra rappresentata dalle foto. Da allora ci si è dannati a capire quale fosse la terminologia segnica rappresentata sulla pietra.

L'unica conclusione che siamo riusciti a raggiungere è che forse dovrebbe essere un lunario, a causa dei due segni (luna crescente e luna calante) posti in un riquadro di base e del numero dei quadrati piccoli superiori (14 per 2= 28).

Oltre questo non si è capito come funzionasse, come veniva rappresentato il giorno, né tantomeno a che servissero i segni posti sulle parti laterali della pietra.

Ci piacerebbe sapere, inoltre, a che epoca potrebbe risalire l'oggetto e se vi sono altri esempi  simili.

Per un aiuto abbiamo disegnato i segni delle tre facce della pietra.

Chiedete ai vostri vecchi, ai vostri professori a chiunque possa capirci qualcosa e grazie in anticipo per l'aiuto che ci vorrete dedicare.


E-mail del 18.6.03 dal Signor Vincenzo Villani

 

A proposito dell'oggetto strano rappresentato nel sito ritengo che non si debba necessariamente concludere per una significativa funzione di tutto ciò che si rinviene nelle nostre pietraie.

Spesso alcune realizzazioni, data la facilità di lavorazione della pietra. venivano fatte a caso. I pastori soprattutto usavano così ingannare il tempo. E chiedersi che funzione possa mai avere un oggetto frutto del caso, dell'assecondamento delle proporzioni di una pietra, o della fantasia è decettivo.

Non concordo perciò con l'affermazione che "L'unica conclusione che siamo riusciti a raggiungere è che forse dovrebbe essere un lunario, a causa dei due segni (luna crescente e luna calante) posti in un riquadro di base e del numero dei quadrati piccoli superiori (14 per 2= 28). "

Se vogliamo a tutti i costi ipotizzare una funzione mi ricordo che un grande vecchio del mio paese d'origine (Cannole, ora vivo a Modena) mi aveva parlato dell'uso di pezzi di parallelepipedo di pietra leccese quadrettati ed usati al posto della ... carta poiché ogni tacca incisa corrispondeva ad una transazione (tipo: pagato l'affitto per l'annata agraria).

Del resto le tacche ed i segni sono riconosciuti tutt'ora dal codice civile a documentazione delle transazioni.

Non ho però mai visto un simile oggetto, ma mi è stato raccontato che i contraenti usavano di comune accordo ed a fiducia nasconderlo nella specchia.

Peraltro, per quanto sopra detto, non posso affermare neanche fosse un vero uso diffuso o una consuetudine, perché la cosa la ricordo come intermezzo di una controversia (raccontatami dal defunto anziano) dove venendo meno la buona fede e la fiducia comune uno dei due contraenti fece sparire ... il documento che attestava i loro rapporti.

Quindi come parte di un accordo individuale limitato a due persone e non quale uso generalizzato del sistema.

Molti complimenti per il sito.

Visto che sono originario di Cannole e che avete censito il menhir di Santu Lasi vi chiedo se potete interessarvi per una sua salvaguardia: giace per terra e tra non molto sparirà.

Ho minacciato il sindaco di fare una denuncia penale (ma ovviamente solo a scopo provocatorio poiché il sindaco è un caro amico e gli estremi non sussistono).

Ho mandato una mail al soprintendente, ma non mi ha nemmeno risposto.

Ho dichiarato la mia disponibilità a farmi carico di buona parte della spesa o far partire una raccolta di fondi, ma tutto è stato vano.

Cordialmente Vincenzo Villani

 

Ultimo aggiornamento

31 gennaio 2007  

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