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Ultimo aggiornamento:  22 febbraio, 2006      

 

Cronistoria minima sulla vita e le opere dei maggiori personaggi di Casarano

 

Luigi Capozza

Nato a Molfetta nel 1853. Trasferitosi a Casarano, sposò una tra le sorelle De Donatis. Fu tra i primi pionieri dello sviluppo economico del paese, contribuendo con le sue iniziative coraggiose al decollo industriale e alla prima fase della sua rilevata modernizzazione.

Luigi Capozza era un uomo che preferiva interessarsi personalmente di tutto ciò che poteva riguardare il proprio paese in caso di estremo bisogno. Una volta infatti, nel 1905 circa, nel paese ci fu un alluvione che provocò molti danni. Così per evitare spiacevoli disastri, fece costruire un sotterraneo nei pressi di Piazza  Martiri Ungheresi, (una volta detta Via Della Pietà, poi Piazza Zuccaro) per far defluire l'acqua in caso di alluvioni. 

Luigi Capozza era, un uomo capace di confrontarsi con la gente. 

Nel 1889 fondò uno stabilimento per la fabbricazione dell'alcool, del cremor di tartaro, fabbrica che venne considerata la più importante sia della provincia e sia dell’intero Salento. Luigi Capozza, nella sua industria, impegnò la maggior parte della popolazione casaranese risollevandola dalla crisi economica degli anni 1880-1920. Seguirono inoltre, la realizzazione di una fabbrica di ghiaccio, di un mulino, l'introduzione della corrente elettrica nel paese e la fondazione di una squadra di calcio. 

Si narra che facendosi portare da tutto il paese la spazzatura, dalla sua combustione, producesse energia elettrica che regalava ai suoi concittadini sia per l'illuminazione pubblica che per la privata. Infatti Casarano fu il primo paese nel Salento ad avere le sue strade illuminate elettricamente.

Morì nel 1915.

La sua opera venne continuata dal figlio Giuseppe che con grande benevolenza, intelligenza e cortesia, si mostrava, come il padre, sempre ben disponibile verso la popolazione. 

Nel 1900 portò una rappresentanza giovanile, nelle corti di Re Umberto IV, vestiti con i tipici indumenti locali. 

Giuseppe Capozza morì nel 1944, a causa di un incidente.

 

 

 

 

Lo stabilimento Capozza nel 1880

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